giovedì 19 aprile 2012

Natascha Kampusch

Vi ricordate di Natascha Kampusch?Una ragazzaina austriaca che fu vittima di un rapimento all'età di dieci anni,il 2 marzo del 1998. Dopo 8 anni di segregazione riuscì a scappare dal suo rapitore,il 23 agosto 2006.
E' stata tenuta segregata per otto anni in una stanza ricavata sotto il garage della abitazione di Priklopil,il suo carceriere,nella città di Strasshof. Pochissimi metri quadri di spazio,con porta blindata,la cui entrata era nascosta dietro un armadio.
 Raccontò :«Stavo camminando verso la scuola, vidi quel furgone bianco, e quell’uomo. Ebbi una paura irrazionale, ricordo la pelle d’oca. Ma mi dicevo tra me: “Niente paura, niente paura”. Quante volte mi ero vergognata della mia insicurezza: avevo dieci anni, vedevo gli altri bambini più indipendenti. Ero piccola, in quell’istante mi sentii sola, minuscola, impreparata. Ebbi l’impulso di cambiare lato della strada, non lo feci. Poi i miei occhi incontrarono quelli di quell’uomo, erano azzurri, aveva i capelli lunghi, sembrava un hippy degli anni Settanta. Pensai che lui sembrava quasi più debole di me, più insicuro. Mi passò la paura. Ma proprio quando stavo per superarlo lui mi prese, mi lanciò nel furgone. Non so se gridai, se mi difesi. Non lo so, non lo ricordo.
Mi chiuse dietro porte pesanti, alla prigione fisica aggiunse quella psichica. Volle anche che cambiassi nome, me ne fece scegliere un altro. Divenni Bibiana, voleva che io fossi una persona nuova, solo per lui. E io iniziai a ringraziarlo per ogni piccola concessione. Mi diceva: “Per te esisto solo io, sei la mia schiava. Lui regolava la mia veglia spegnendo o accendendo la luce, decideva se privarmi del cibo o farmi mangiare, mi imponeva periodi di digiuno forzato, decideva le razioni di cibo, fissava la temperatura nella stanza. Decideva lui se avevo caldo o freddo. Mi ha tolto ogni controllo sul mio corpo, mi picchiava in continuazione. Dovevo accettare, a volte apparire sottomessa per sopravvivere, altre volte dovevo impormi e sembrare più forte di lui: non ho mai obbedito quando mi chiedeva di chiamarlo "padrone"».


P'iù volte Natasha ha cercato di suicidarsi e poi è arrivata l'idea della fuga,avvenuta la mattina deI 23 agosto 2006. Stava pulendo la macchina del suo sequestratore..il cancello era aperto..lui al telefono..ed è corsa via riacquistando finalmente la sua libertà, Priklopil, che inizialmente aveva tentato di rincorrerla, vistosi oramai perduto si suicida buttandosi sotto un treno in corsa nella vicina stazione ferroviaria di Vienna.
Il 9 settembre 2010 Natascha ha scritto il suo primo libro: 3096 Tage (3096 giorni),dove racconta questi anni terribili.
Ma oggi..APRILE 2012..la storia di Natascha diventa un film.  Il film sulla sua vicenda riprenderà la tesi del rapimento e lo svolgimento narrato dalla stessa ragazza austriaca, una versione messa in discussione recentemente da nuove rivelazioni fornite da importanti media così come dalle deposizioni rilasciate di fronte alla commissione del parlamento austriaco che ancora indaga sul caso Kampusch. La pellicola sarà girata in inglese, visto che gli attori principali provengono dall’Irlanda, dalla Danimarca e dall’Inghilterra. Il ruolo di Natascha sarà interpretato da Antonia Campbell-Hughes. Le riprese del film inizieranno i primi giorni di maggio con una scena esterna che riprenderà la famosa gita sugli sci della Kampusch col suo aguzzino Prikopil. Il resto della pellicola sarà invece filmata a Monaco di Baviera, in un set che ricostruirà la casa con la prigione sotterranea dove la giovane austrica è rimasta per molti anni.


Ho letto il libro, ho seguito i tg...non andavamo molto d'accordo,la stessa N. si è sentita indignata su come la gente la usa.
Il film?per me un modo per speculare soldi..e per darci 1 altra versione...vedremo..



1 commento:

  1. ma dai..fanno un film...sono curioso di vederlo visto che il libro non lho letto

    RispondiElimina